Avete visto che bello il Jack con i muri impreziositi dai quadri di Isabella Zago? Ci hanno fatto molto piacere i vostri commenti, così come ci ha fatto piacere il fatto che sia riuscita a venderne alcuni. Questo mese torniamo a parlare del sito, e rilanciamo l'offerta con una nuova iniziativa. Partendo dal presupposto che fa sempre piacere quando ci mostrate orgogliosi le foto dei vostri viaggi e delle vostre vacanze, abbiamo pensato di unire l'utile al dilettevole. Mandateci le foto da tutto il mondo, all'indirizzo info@jacktheripper.it , protagonisti dovrete essere voi e la vostra maglietta del Jack e noi le pubblicheremo sul sito, facendo una specie di album di famiglia. Le più belle o le più strane saranno premiate ogni mese con un buono pasto per due persone da consumare la domenica sera. Allora dai cosa aspettate, correte a comprare un biglietto per Kinshasa o Timbuctu... ne vale di sicuro la pena!
Questo blog vuole essere un punto d'incontro per tutti i frequentatori del locale Jack the Ripper di Roncà(VR)
giovedì 26 gennaio 2012
martedì 24 gennaio 2012
E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare....
Srotola i cavi, monta aste, microfoni ed accendi gli ampli. Regola i suoni e c'è sempre qualcosa che fischia o qualcuno che non si sente dai monitor. Smanetti un po' sul mixer e alla fine son quasi sempre tutti soddisfatti. Poi alla fine c'è tutto da smontare, scollegare e metri e metri di cavi da riavvolgere. Questo per centinaia di volte. Potrebbe sembrare una gran rottura, se nel mezzo non ci fosse quel qualcosa di speciale che ripaga di tutto. Più di millecinquecento concerti in 17 anni di live e sentire ancora l'emozione addosso quando parte il primo accordo. E' questo il bello, quello che fa la differenza. La passione, la voglia di conoscere attraverso la loro musica gente che arriva da ogni dove e che nel bene o nel male (per fortuna quasi sempre nel bene), ti lascia qualcosa, ti fa crescere. Ho sempre voluto pensare alla musica come ad una forma privilegiata di comunicazione. Si basa molto sull'istinto e riesce a dare ad ognuno qualcosa di diverso a seconda di come la recepisce. Non mi piace definirla cultura (anche se sicuramente lo è) semplicemente perchè non è elitaria. E' alla portata di tutti e non fa distinzione di sorta. Tutti ne possono fruire. Il rock'n'roll se ti colpisce non ti da scampo. E noi, colpiti al cuore, sotto sotto possiamo ritenerci fortunati.
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